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Stanze Della Creazione
Park Hotel Villa Grazioli

Dalla galleria si accede a quattro piccoli salotti, due per parte.

Sulle volte di queste sale, il Pannini dipinse scene tratte dal libro della genesi, quattro giornate della creazione.

Sulle pareti della sala con la “Creazione degli Animali”, sono dipinti gli emblemi araldici del casato Odescalchi: il Leone, la navicella e l’Aquila.

Finti marmi e paesaggi dalle ricche cornici dorate ornano le pareti della sala con la “Creazione del Sole e della Luna”.

Una veduta prospettica di un loggiato con giardino occupa un’intera parete della sala della “Creazione della Terra”.

La sala con la “Creazione della Luce” è purtroppo rovinata, ma è ancora possibile ammirare la delicatezza delle grottesche che un tempo decoravano le pareti.

Dopo più di un secolo, circa nel 1870, il duca Pio Grazioli acquistò la proprietà della villa.

Egli promosse nuovi lavori di ampliamento, che modificarono l’ultimo piano della facciata settentrionale.

Due nuovi appartamenti furono costruiti ai fianchi del torrione centrale.

Già nascosto dagli ampliamenti settecenteschi del prospetto meridionale, l’antico torrione venne così definitivamente inglobato nel corpo dell’edificio.

La II Guerra Mondiale segnò l’inizio di un lungo periodo di incuria ed abbandono.

Nel 1944, Villa Grazioli venne prescelta dall’esercito di occupazione come sede operativa del quartiere generale tedesco cui era preposto il feldmaresciallo A. Kesserling.

Documenti bellici indicano che il bombardamento di Frascati da parte dell’aviazione alleata mirasse alla distruzione del deposito di munizioni situato a Villa Grazioli, ma per un errore di natura casuale il bersaglio venne mancato.

In seguito ai bombardamenti dell’intera zona di Frascati, la villa fu scelta come rifugio da un gruppo di cittadini rimasti senza tetto.

Ogni famiglia prese possesso di una stanza, che adibì a propria dimora, arrangiandosi con fuochi da campo e materassi buttati in terra.

Una volta abbandonata dagli sfollati, la villa fu lasciata decadere in uno stato di rovina e isolamento per più di 40 anni.

Un complesso intervento di restauro, iniziato nel 1987 dalla società Villa Grazioli S.r.l ha ora restituito alla villa la sua eleganza architettonica.

Quanto alla decorazione pittorica, si è per ora provveduto a mantenere e fissare, con un intervento di tipo conservativo, quel che era stato risparmiato dall’incuria degli anni passati.

Per il prossimo futuro è previsto un programma approvato dalla Soprintendenza ai Beni Artistici, che ne curerà la supervisione.

Un tempo dimenticata dalla storia dell’arte, Villa Grazioli ha oggi riconquistato la dignità che spetta a un bene storico e culturale di importanza nazionale.

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